4.400 metri quadri per piano, 11 piani, 20.616 elementi beams. Questi sono solo alcuni numeri che caratterizzano uno dei nostri ultimi progetti, volto alla salvaguardia di un edificio di grande pregio storico e artistico. Quando si ha a che fare con fabbricati di queste dimensioni, la cosa migliore da fare è fermarsi a riflettere su quale possa essere l’approccio progettuale migliore da adottare. È il bello del nostro mestiere, non esiste mai un’unica strada da percorrere, valida per tutti i progetti.
Cosa abbiamo fatto per questo progetto?
Abbiamo scelto di costruire in casa uno strumento che ci supportasse, un applicativo che, a partire dalle informazioni ottenute dal rilievo materico e geometrico e da un’approfondita analisi storico critica, ci permettesse di sviluppare un dettagliato progetto simulato, base per lo studio della vulnerabilità sismica del fabbricato. Affiancandosi a procedure di esportazione e dialogo tra modellazione BIM e FEM, l’applicativo ha consentito la creazione e la gestione ottimizzata delle armature simulate di tutti gli elementi strutturali all’interno del nostro software di calcolo agli elementi finiti, Straus7. Questo ci ha permesso di conoscere a pieno le capacità del fabbricato e produrre delle mappe di verifica che restituissero in modo chiaro e immediato i risultati ottenuti.
Figura 1: Modello FEM dell’intero fabbricato – software Straus7
Figura 2: Interfaccia grafica dell’applicativo sviluppato: il processo di ottimizzazione che ha permesso di modellare le armature di ciascun elemento strutturale e studiare il progetto simulato per poi procede con l’analisi di vulnerabilità sismica
Figura 3: Risultato delle verifiche condotte: dalle verifiche statiche all’individuazione dell’indicatore di rischio sismico per ciascuno degli elementi strutturarli resistenti.