I nostri centri storici custodiscono un patrimonio edilizio unico costituito da aggregati di edifici in muratura. Questi, frutto di secoli di stratificazioni, presentano sfide ingegneristiche uniche se si tratta di progettare interventi di adeguamento sismico.
La sfida risiede nel fatto che gli edifici sono spesso parte integrante di un complesso sistema interconnesso. Ogni intervento deve considerare non solo l’edificio singolo, ma l’intero contesto storico e strutturale.
Per un intervento di adeguamento sismico di un edificio facente parte di uno dei centri storici che più rappresenta l’Italia nel mondo, noi di SMStrutture, con l’ausilio del software di calcolo Aedes.PCM, abbiamo costruito un modello che potesse rappresentare al meglio gli effetti dell’aggregato edilizio sulla singola unità strutturale.

Figura 1 – Modello strutturale, confronto tra singola unità strutturale e aggregato edilizio: prospetto principale

Sulla base del quadro fessurativo, degli ammorsamenti e di piani sfalsati, sono stati studiati i possibili meccanismi di collasso. Le unità strutturali precedenti e susseguenti quella in esame, che in modo alternato costituiscono una massa instabilizzante e un vero e proprio contrafforte, influenzando il comportamento globale del fabbricato.
Lo studio è stato completato confrontando il comportamento tra la singola unità strutturale e l’intero aggregato edilizio. Grazie a questa analisi approfondita, siamo stati in grado di individuare le soluzioni più efficaci per garantire la sicurezza sismica di questo prezioso patrimonio, preservandone al contempo l’integrità storica e architettonica.

Figura 2 – Modello strutturale, confronto tra singola unità strutturale e aggregato edilizio: prospetto secondario

Figura 3 – Schematizzazione a telaio equivalente del fabbricato, confronto tra singola unità strutturale e aggregato edilizio.

Figura 4 – Analisi Push-Over: confronto dei risultati ottenuti per una stessa curva di capacità tra la singola unità strutturale e l’aggregato edilizio.