Nella maggior parte dei casi, quando il progettista si trova ad affrontare il miglioramento o l’adeguamento sismico di edifici esistenti, si trova ad analizzare solai che non sono concepiti per far fronte ad elevate azioni orizzontali. Infatti, risulta frequente trovare solai con solette che presentano spessore e armature non adeguate a garantire un’affidabile trasmissione delle forze orizzontali a livello di impalcato. In certi casi, come quello che ci siamo trovati ad affrontare noi di SMStrutture, la soletta risulta del tutto assente. Conseguentemente, per evitare di sovrastimare gli interventi necessari e per mettere in conto la rigidezza e la resistenza che il solaio riesce ad offrire, abbiamo deciso di ricorrere ad una modellazione non lineare. Poiché introdurre le non linearità direttamente nel modello globale sarebbe stato eccessivamente oneroso in termini computazionali abbiamo deciso di creare dei modelli di impalcato locali non lineari (NL) sulla base dei quali sono state tarate le bielle equivalenti (LIN) da inserire nel modello globale. Per il modello locale non lineare i travetti sono stati considerati come elementi resistenti sia a trazione che a compressione mentre gli elementi in laterizio sono stati assunti resistenti solo a compressione. Come risultato finale abbiamo ottenuto una modello globale capace di mettere in conto le caratteristiche degli impalcati di piano che ha permesso in primo luogo di stimare la sicurezza nei confronti delle azioni sismiche del fabbricato allo Stato di Fatto e successivamente di ottimizzare gi interventi di rinforzo.

Figura 1: Modello non lineare (sx) e modello lineare equivalente (dx)

Figura 2: Risultati analisi modello non lineare (sx) e modello lineare equivalente (dx)

Figura 3: Esempio di solaio privo di soletta collaborante